Il nostro Centro Sole, affidandosi a prodotti EpilPoint, utilizza per il tuo trattamento epilatorio con Laser a Diodo 808 un manipolo in grado di raggiungere tre lunghezze d’onda differenti: alessandrite (755 nanometri), diodo (810 nanometri) e neodimio YAG (1064 nanometri).

Perché tre lunghezze d’onda differenti? La risposta è molto semplice: la presenza di un manipolo in gradi di operare in movimento e raggiungere tre lunghezze differenti permette di andare a colpire il pelo a tre diverse profondità: dalla melanina del pelo superficiale fino al bulbo in profondità. 

Il nostro Centro Sole dispone, peraltro, di due laser “a tempo pieno” (non a noleggio) che permettono ai clienti di poter pianificare fin dal primo trattamento, nel rispetto delle scadenze e di un minimo di almeno 8/10 sedute, un accurato e definitivo processo di depilazione laser. 


CHI PUÒ SOTTOPORSI A LASER A DIODO 

Grazie alla tecnologia contenuta nel manipolo si può lavorare per 365 giorni all’anno e lo si può fare su vari fototipi differenti: dal fototipo 4 (pelle olivastra, abbastanza scura) fino alla persona abbronzata o dalla carnagione scura, riconducibile ai fenotipi 5 e 6. Il manipolo è raffreddato per contatto a -3 gradi e non ha limiti di colpi, aspetto che ne permette una continuità di utilizzo.


CHI NON PUÒ SOTTOPORSI A LASER AL DIODO

Se per i fenotipi 1, 2 e 3, che radunano carnagioni e patrimoni piliferi più chiari del fenotipo 4, il trattamento con laser a diodo 808 si può eseguire anche su pelli più chiare, ma con le dovute accortezze. È fortemente sconsigliato sottoporsi a trattamento laser a diodo 808 per chi appartiene ad una tipologia di fototipo VI senza contrasto tra pelo e pelle oppure porta un patrimonio pilifero di colore bianco, grigio, rosso, oppure biondo.

CONTROINDICAZIONI AL TRATTAMENTO 

Sono diversi gli aspetti da tenere in considerazione. Chiunque volesse sottoporsi a trattamento laser a diodo non deve:

  • essersi esposto ai raggi solari nelle 72 ore precedenti alla seduta;
  • aver effettuato sedute di peeling (esfoliazione per rimuovere le cellule morte presenti sulla superficie cutanea);
  • aver sottoposto la propria cute a trattamenti medici e farmaceutici per qualche patologia specifica che prevede l’assunzione sulla pelle di pomate o impacchi;
  • avere in atto un processo infiammatorio della cute.

COME SI SVOLGE IL TRATTAMENTO: FOTOTERMOLISI E DURATA 

Il laser al diodo permette di sottoporre il cliente ad una forma di epilazione di ultima generazione che permette l’abbattimento dell’80 per cento del patrimonio pilifero grazie ad un procedimento di fototermolisiCos’è la fototermolisi? Si tratta di un fenomeno sfruttato dal laser a diodo che permette di surriscaldare il patrimonio pilifero e interromperne o rallentarne il ciclo vitale trasferendo il calore ai tessuti vitali dell’alveo pilifero. In alcuni casi è prevista la somministrazione di un cromoforo artificiale al fine di aumentare l’assorbimento di specifiche lunghezze d’onda da parte dei tessuti bersaglio.

Il trattamento si svolge di solito molto rapidamente, ma con la dovuta cura. Dopo aver provveduto ad accorciare il pelo sulla parte di cute interessata dal trattamento, vengono coperte tutte le zone di pelle dove siano presenti tatuaggi, nevi o melanosomi di altra natura. A quel punto, dopo aver applicato un gel sulla cute e aver coperto con una pellicola il dispositivo laser, si procede al trattamento. Infine, terminata l’operazione, viene ripulita la cute dal gel. Per fare un esempio di quanto efficiente sia il manipolo di cui dispone il nostro Centro Sole, per un trattamento epilatorio completo con laser a diodo su una parte del corpo come la schiena possono essere sufficienti 2/3 minuti.


LUCE PULSATA: NON SOLO DEPILAZIONE

La luce pulsata non si discosta molto, nelle sue funzionalità e caratteristiche, dalla storia del laser e delle sue lunghezza d’onda. Perché non c’è tutta questa differenza? Perché anche la luce pulsata sfrutta il principio della fototermolisi selettiva, raggiungendo i cromofori presenti nella nostra cute a diverse lunghezze d’onda e creando un processo di surriscaldamento. 

Surriscaldare il sottocute può avere più di un beneficio, a partire dalla depilazione e dalla distruzione dei bulbi piliferi arrivando sino alla cosiddetta fotocoagulazione dei capillari. Cosa prevede quest’ultimo trattamento? Prevede che riscaldando l’emoglobina, i capillari tendano a ridursi e restringersi diventando meno visibili, talvolta scomparendo in via definitiva.

Ma l’utilizzo della luce pulsata ha anche una sua efficacia estetica per quanto riguarda il ridurre gli inestetismi che si presentano con l’avanzare dell’età. Per esempio, una pelle “macchiata” e pigmentata può giovare degli effetti della luce pulsata, contribuendo alla desquamazione della cute e alla formazione di nuova pelle, così come le rughe possono essere attenuate da questo specifico trattamento contribuendo alla formazione di nuovo collagene

 

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